Etna Bianco 'Nerina' Girolamo Russo 2024

L’Etna Bianco “Nerina” di Girolamo Russo è una splendida versione dei grandi bianchi del Vulcano. Il terroir dell’Etna sta dimostrando nel tempo di essere in grado di produrre non solo rossi eleganti e raffinati, ma anche bianchi di grande finezza e longevità. Le uve di vecchie vigne e una cura maniacale in cantina, regalano una bottiglia di alto livello, che mette in luce il talento di una delle firme più quotate del territorio. La nitida freschezza tipica del Carricante, dona un’esperienza gustativa entusiasmante, in cui la maturità del frutto, le sensazioni sapide e marine e il terroir vulcanico si fondono alla perfezione.

“Nerina” è l’Etna Bianco più rappresentativo di Girolamo Russo, viticoltore che ha saputo conservare un profilo artigianale. La sua cantina si trova a Passopisciaro, nel territorio comunale di Castiglione di Sicilia, sul versante nord del vulcano. La tenuta si estende complessivamente su 20 ettari, suddivisi in molte parcelle. Il vino è realizzato con un assemblaggio che prevede una percentuale maggioritaria di Carricante, completata da un piccolo saldo di altre uve autoctone a bacca bianca storicamente presenti negli antichi vigneti dell’Etna: Catarratto, Inzolia, Grecanico, Minnella e Coda di Volpe. Le vigne hanno un’età compresa tra i 50 e oltre 100 anni, si trovano nelle contrade San Lorenzo, Feudo e Calderara Sottana, a un’altitudine compresa tra i 650 e gli 800 metri sul livello del mare. I terreni sono di origine vulcanica, prevalentemente composti da sabbie e il clima è molto fresco, soleggiato e ben ventilato, con importanti sbalzi termici tra le temperature del giorno e della notte. Al termine della pressatura soffice, il mosto fermenta in modo spontaneo con lieviti indigeni. Il vino matura per il 70% in vasche d’acciaio inox e per un 30% in tonneau usati, per completare poi il periodo d’affinamento con 6 mesi in bottiglia.

Il vino Etna Bianco “Nerina” di Girolamo Russo è il frutto dell’antica tradizione etnea di vinificare insieme tutte le uve a bacca bianca, spesso presenti anche all’interno di vigneti a bacca rossa, come abitudine della viticoltura promiscua del passato. Alla vista si presenta di bel colore giallo chiaro con leggeri riflessi dorati. Il raffinato bouquet esprime cenni floreali di zagara, aromi di agrumi maturi, di frutta a polpa bianca, sfumature di erbe officinali e un tocco fumé. L’ingresso al palato è limpido e teso, con un sorso scorrevole e delicato, connotato da aromi fruttati e sensazioni saline, che accompagnano a un finale di vivace freschezza minerale.